Gli elementi dell’edificio raccontano la storia di quel periodo attraverso alcuni dettagli ben precisi: dai pavimenti alle ringhiere razionaliste, dalle riggiole alle cromie.
L’ambiente è raffinato e confortevole ma allo stesso tempo raccolto come nell’intimità di una casa. Varcando la soglia del portone di questa antica costruzione è facile imbattersi in qualche condòmino intento a offrire il caffè ai vicini come nelle tradizionali commedie napoletane o essere inebriati dal profumo di un ragù che pippea – termine onomatopeico che in napoletano sta a indicare la lenta bollitura della salsa.
Il design degli anni della ricostruzione è caratterizzato dalla sperimentazione formale e dall’utilizzo di un’ampia palette colori: dai toni pastello – giallo, verde salvia, rosa – alle colorazioni più intense della terra: fango, marrone, rosso pompeiano.
Degli anni Quaranta sono famosi i pavimenti: dalla famosa pavimentazione “a graniglia” in marmo, composta da frammenti di pietre di diversa grandezza, fino ad arrivare alle pavimentazioni con disegni geometrici – principalmente esagoni e rombi – che creano giochi di forme molto suggestivi. Colori molto accesi possono essere ritrovati anche nelle pavimentazioni, spesso audacemente abbinati a colori freddi come esagoni neri, bianchi e turchesi azzurri.
Il dettaglio più prezioso de IL FIORE D’ORO sono infatti i pavimenti, punto di forza di tutti gli appartamenti. Le riggiole napoletane policrome sono diverse in ogni stanza.
Le riggiole – dal napoletano a riggiola – sono un tipologia di mattonelle in ceramica spesso maiolicata e decorata a mano, tipiche della zona di Sorrento e Amalfi, che donano unicità agli arredi.
Il termine è sinonimo di piastrella o mattonella – a piastrella in napoletano. L’addetto alla posa, il piastrellista, infatti in napoletano si chiama riggiularo.
Per riggiola napoletana si intente la mattonella in cotto maiolicata ossia rivestita da smalto stannifero e successivamente decorata con colori minerali: l’ossido di cobalto per gli azzurri ed i blu, l’ossido di cromo o di rame per i verdi, l’ossido di ferro per i gialli e i rossi.