Da amanti della buona cucina a Napoli si attendono con ansia il cenone della vigilia e il pranzo di Natale, occasioni per gustare i sapori della tradizione culinaria della città.
I dolci tipici della nostra regione sono famosi in tutto il mondo come il babbà e le sfogliatelle, ma ce ne sono anche tanti altri non così conosciuti fuori regione. Qui un elenco da cui prendere appunti per sapere cosa assaggiare in giro per la città. Per scoprire dove assaporare queste prelibatezze ecco la guida redatta dal Fiore d’Oro.
Struffoli: Sicuramente i più conosciuti e famosi, gli struffoli sono delle palline di pasta fritte cosparse di miele e decorate con canditi e confettini colorati, una vera esplosione di gusto e dolcezza. Questo dolce veniva preparato nei conventi dalle suore che li offrivano in dono a Natale alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità. Si pensa siano stati i Greci a portare la ricetta nel golfo di Napoli al tempo di Partenope.
Mustacciuoli: I mustacciuoli sono dolci dalla forma romboidale diffusi anche in altre regioni, in antichità si preparavano con il mosto da cui il nome. La ricetta napoletana presenta però delle modifiche: sono ricoperti da una glassa al cioccolato e hanno un ripieno morbido formato da miele, cannella, cacao e frutta candita. Secondo la leggenda questi dolci avevano proprietà curativi e furono preparati per la prima volta seguendo una ricetta di un contadino in onore di Ferdinando II quando si ammalò. Il Re guarí dopo averli mangiati e decise di condividere la sua ricetta con il popolo napoletano.
Roccocò: Simbolo della tradizione natalizia napoletana, i roccocò sono dei biscotti a forma di ciambella preparati con un impasto di mandorle, farina, canditi e pisto napoletano (misto di varie spezie come la cannella, la noce moscata e l’anice stellato). Questo dolce presenta due versioni una dalla consistenza molto dura e l’altra più morbida. Secondo la tradizione furono preparati per la prima volta nel Real convento della Maddalena, il nome invece deriva dal termine francese “rocaille” elemento decorativo a forma di roccia utilizzato nel Settecento che richiama proprio la consistenza quasi “rocciosa” di questi dolci.
Susamielli: I susamielli sono dei biscotti riconoscibili grazie alla loro forma a “S”. Simili ai roccocò per consistenza e sapore, sono preparati con farina, mandorle, miele e pisto napoletano. Secondo la tradizione natalizia campana, pare che furono le Clarisse del Convento di Santa Maria della Sapienza a preparare per la prima volta questi biscotti, il cui nome richiama due degli ingredienti originari, i semi di sesamo e il miele. Anticamente esistevano tre varianti diverse di questo dolce.
I Susamielli “dello zampognaro”, preparati con farina grezza e ingredienti più poveri come le scorze di arancia che all’epoca erano destinati agli zampognari e alla servitù;
I Susamielli “del buon cammino”, preparati con un ripieno di marmellata di amarene per preti e pellegrini e i Susamielli “dei nobili”, preparati con farina e ingredienti di qualità e destinati proprio ai cittadini più ricchi. Questa è la versione che ancora oggi è diffusa e conosciuta in città.
Cassata napoletana: Non tutti sanno che oltre alla più famosa cassata siciliana esiste un dolce dalle stesse antiche origini, la cassata Napoletana! Le origini del dolce risalirebbero a dopo l’800 quando i saraceni esportarono in Sicilia un dolce a base di formaggio.
Ma quali sono le differenze tra i due dolci? Prima di tutto la ricotta. La cassata napoletana è preparata con ricotta di vaccino a differenza della siciliana a base di ricotta di pecora, e anche la composizione del dolce risulta differente. La base della nostra cassata è formata da un disco di pan di spagna bagnato con sciroppo al liquore o al rum e la farcitura è composta solo da ricotta, zucchero e gocce di cioccolato. Inoltre la nostra cassata non si capovolge ma viene ricoperta interamente con glassa di zucchero fondente, chiamato naspro, a base di zucchero a velo, albume e succo di limone.
Non resta che scoprire le migliori pasticcerie di Napoli per assaggiare i tipici dolci natalizi partenopei e immergersi nei sapori nostra tradizione.